La tradizione vuole che la Cappella del Salvatore sia stata realizzata per volere dello stesso vescovo Pietro da Salerno al termine dei lavori di costruzione della Cattedrale e da lui consacrata al Salvatore e a san Benedetto. Essa servì sin da subito per le celebrazioni private del vescovo di Anagni e in un primo momento era connessa con la chiesa attraverso una scala che ne permetteva l’accesso direttamente dal presbiterio, come è evidente dalla tamponatura del muro meridionale.
Probabilmente in occasione dei lavori commissionati dai vescovi Alberto (1224-1237) e Pandolfo (1237-1255), la Cappella del Salvatore subì delle modifiche che comprendono la sopraelevazione del pavimento, la tamponatura della porta di collegamento con il presbiterio della Cattedrale, la realizzazione della copertura con volte a crociera e l’inserimento dell’arco ogivale centrale. Esso poggia su due semipilastri e altrettante semicolonne con capitelli di travertino decorati a crochet (a uncino), di sapore cistercense. Sulle volte si intravedono ancora i resti di un cielo stellato e motivi circolari che accolgono ventagli policromi.
Sulle pareti della Cappella è presente un palinsesto decorativo (strati sovrapposti di intonaco) che evidenzia tre fasi successive di decorazione. Una prima fase vede le pareti affrescate con finte specchiature marmoree entro archi e uno zoccolo composto da motivi a fiori stellati entro clipei. Questa decorazione fu sostituita, probabilmente in occasione degli interventi architettonici del XIII secolo, da affreschi a finta cortina muraria a fondo ocra, bianco e rosso, incorniciati da finti pilastri e archi decorati a motivi vegetali e floreali.
Della stessa campagna decorativa è l’affresco dell’absidiola pensile in cui si vede raffigurato Cristo in trono affiancato dai santi Magno e Secondina.
Della terza e ultima fase decorativa si conservano labili tracce di cornici decorate a ovoli, a motivi vegetali e motivi a stelle a sei punte. Si sa pochissimo di questa decorazione presente solo sulle pareti est e sud e ben visibile dietro il grande crocifisso ligneo, ma probabilmente fu realizzata attorno alla seconda metà del XV secolo.
L’altare risalirebbe agli anni della realizzazione della Cappella all’epoca del vescovo Pietro da Salerno; esso fu realizzato con marmi di recupero, forse provenienti dal complesso abbaziale di Villamagna. L’elemento di maggior pregio è il pilastrino destro, probabilmente databile al V secolo. L’altare è stato ricostruito in occasione dei restauri del 1973.
La Cappella del Salvatore ha ricoperto un ruolo fondamentale nel corso dei secoli XIII e XIV poiché sporadicamente è stata sede degli incontri dei canonici del Capitolo.
Nella sala sono conservati alcuni oggetti lignei di particolare pregio storico-artistico:
30 Giugno 2024
1 Giugno 2024
1 Giugno 2024
27 Dicembre 2023
6 Settembre 2023
7 Settembre 2023
18 Maggio 2023
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