Icona della Vergine. Grande emozione per il ritorno a casa

L'opera di Lello da Orvieto sottoposta per due anni a interventi di restauro 

ANAGNI. Il ritorno dell’Icona della Vergine ad Anagni sulle - tracce di san Thomas Becket. Il 29 dicembre, nella splendida cornice della Cattedrale, la città di Anagni ha festeggiato il ritorno dell’amata icona della Vergine con Bambino in trono, pregevole opera lignea dipinta del 1325. Autore della tavola è stato riconosciuto l'importante pittore cavalliniano Lello da Orvieto (o Lello de Urbe), attivo tra Roma e Napoli nella prima metà del XIV secolo. Ad Anagni, lo stesso artista, ha lasciato anche un affresco con San Pietro da Salerno tra due sante nella Cripta della Cattedrale, universalmente riconosciuta come la “Cappella Sistina del Medioevo”. Si è deciso di festeggiare il ritorno dell'icona ad Anagni nel giorno della memoria liturgica di san Thomas Becket, arcivescovo di Canterbury, perché durante il restauro, durato circa due anni, sono state effettuate indagini diagnostiche che hanno evidenziato la presenza, al centro dell'icona e in corrispondenza del medaglione della Vergine, di una cavità, uno spazio dedicato a conservare le reliquie del santo. Un indizio della presenza delle reliquie nell'icona risiedeva già nel testo dell'iscrizione presente alla base del trono della Vergine, nella quale si fa riferimento alla presenza delle sue reliquie, insieme a quelle di San Tommaso d'Aquino e di San Pietro da Salerno, fondatore della Cattedrale. «È solo grazie all'intervento di restauro che abbiamo potuto comprendere pienamente - ricordano - l'importanza dell'immagine sacra, poiché essa non è soltanto capolavoro della pittura medievale, ma anche e soprattutto oggettosacro e di fondamentale rilevanza cultuale in quanto reliquario delle spoglie di santi importanti per il basso Lazio. Arte e sacralità si sono incontrate in questo evento: nel primo pomeriggio due turni di visite guidate hanno accompagnato numerosi visitatori alla scoperta del santo inglese e del sua legame con l'icona della Vergine; a seguire, il direttore del museo, il diacono Massimiliano Floridi, ha illustrato il lungo lavoro di restauro e la sua importanza per la totale comprensione dell'opera; alle 18:00 la messa, presieduta dalvescovo Lorenzo Loppa.

Editoriale Oggi, Martedì, 3 gennaio 2017