La tela raffigurante la cosiddetta Madonna della Cintola è di proprietà della parrocchia di Santa Maria Assunta di Trivigliano, piccolo paese medievale appartenente alla Diocesi di Anagni-Alatri. 

La tela è stata restaurata per volere del Capitolo della Basilica Cattedrale di Anagni grazie al contributo CEI dell’8x1000 e all’interessamento dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto.

L’attenta opera di restauro è stata portata avanti dalla Equilibrarte s.r.l. e dalla squadra di lavoro del prof. Antonio Iaccarino Idelson che, oltre ad aver riportato alla luce colori, sfumature e alcuni elementi originali, ha provveduto anche ad applicare un sistema di tensionamento elastico al telaio al fine di rendere la tela perfettamente in grado di rispondere alle diverse sollecitazioni termoigrometriche che un ambiente privo di controllo climatico può provocare.

Durante il restauro sono state rinvenute in basso a destra, sotto uno spesso strato di sporco e colore, la firma e la data di realizzazione dell’opera: la tela raffigurante la Vergine col Bambino che consegna il cingolo della castità a Simón de Rojas è stata realizzata nel 1765 dal pittore spagnolo Francisco Preciado de la Vega.

Francisco Preciado de la Vega è riconosciuto come uno degli appartenenti alla scuola sivigliana di pittura e fu membro della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid. Nel 1732 soggiornò a Roma dove fu allievo del pittore Sebastiano Conca. Nel 1739 vinse un premio di pittura per giovani talenti messo a concorso dall’Accademia di San Luca e l'anno successivo il re Filippo V di Spagna gli concesse una pensione per continuare a studiare pittura a Roma presso la prestigiosa accademia.

Simón de Rojas (Valladolid, 28 ottobre 1552 – Madrid, 29 settembre 1624), santo della Chiesa cattolica, viene celebrato il 28 settembre. Sin dalla fanciullezza fu devoto alla Vergine Maria tanto che nel 1612 decise di fondare la Congregazione degli Schiavi del Nome dolcissimo di Maria, prestando servizio per i poveri e per gli ammalati di Madrid.

La sua devozione alla Vergine gli fu tramandato da sua madre Costanza, che fin dall'infanzia lo istruiva nelle preghiere a Maria. Frequentava i santuari mariani, e i pittori che lo hanno ritratto gli hanno sempre attribuito il motto mariano, per il quale era familiarmente conosciuto come Padre Ave Maria.

Morì a Madrid il 29 settembre 1624. L'8 ottobre dello stesso anno il Nunzio Apostolico ordinò l'apertura del processo di beatificazione. Le sue virtù furono riconosciute da papa Clemente XII il 25 marzo 1735. Fu beatificato da Clemente XIII il 19 marzo 1766 e il 3 luglio 1988, prima della chiusura dell'Anno Mariano, fu finalmente canonizzato da papa Giovanni Paolo II.

In occasione della sua beatificazione furono distribuite delle piccole immagini votive realizzate dall’acquaforte di Giovanni Ottaviani su disegno di Isidoro Carniciero. Tale disegno fu fortemente ispirato da una tela di Francisco Preciado della Vega, ritenuta dispersa fino al 1997, anno in cui fu restaurato e riconosciuto un dipinto con il medesimo soggetto conservato nel convento benedettino di Subiaco.

Datato al 1766, è stato finora ritenuto l’unica versione del quadro, l’originale del pittore spagnolo dal quale fu tratto il disegno di Carniciero e a seguire l’acquaforte di Ottaviani.

La recente scoperta della firma e della data sulla tela di Trivigliano ha rimescolato le carte in gioco. Tale esemplare, rimasto fino ad oggi ignoto alla critica, è molto probabilmente l’originale, il primo dipinto con l’immagine di san Simón de Rojas realizzato da Francisco Preciado de la Vega nel 1765, utilizzato in seguito per la realizzazione delle acqueforti e della copia di Subiaco.