L’ultima tappa del mio viaggio è Stavanger, la città del petrolio e della Nato. Qui ad accogliermi è la presidente del comitato Dante Alighieri Tone Bourrec. Tune è una ex insegnante di francese che ha lavorato molti anni in un prestigioso liceo di Stavanger, detto la “scuola della cattedrale” per la sua vicinanza al duomo della città, e prima ancora come traduttrice francese per una azienda petrolifera. Vive in una casetta tipica norvegese con un piccolo ma curatissimo giardino a pochi passi dal porto, dal centro storico di Stavanger e dal bellissimo laghetto animato da cigni e gabbiani.

É ora di pranzo e quindi andiamo a mangiare in un ristorante dove ci servono un ottimo piatto di merluzzo con patate, funghi e una salsa speciale. Il pesce è ottimo, ovviamente, essendo la Norvegia la patria dello stoccafisso!

La conferenza si svolge in una graziosa casa bianca tutta in legno di proprietà del comune di Stavanger appena di fronte al lago, messa a disposizione di quelle associazioni che organizzano eventi e attività culturali. La sala è quasi piena e tutto è pronto, ma per la prima volta mi accorgo che il pubblico è composto per la gran parte da italiani. Stavanger ha moltissimi espatriati per svariati motivi ma soprattutto per lavoro: conosco quindi geologi impiegati nelle aziende petrolifere oppure persone che lavorano nell’ambito delle relazioni internazionali alla Nato, trasferiti qui con tutta la famiglia. C’è un bel gruppo eterogeneo: da Roma, dalla Lombardia, dal Veneto, dalla Puglia e dalla Sicilia con il quale trascorro una divertente serata all’insegna degli aneddoti, dei racconti, dei paradossi di chi vive lontano dagli affetti, dalle abitudini con le quali è cresciuto, dai sapori della tradizione italiana e cerca un suo equilibrio in una città così lontana dal proprio mondo. Ci sono i pro e i contro in ogni avventura, ma sembra che tutti loro li affrontino con coraggio e con quel sorriso che sempre ci contraddistingue come popolo. Puoi combattere la mancanza di casa con una bella scorta dei tuoi biscotti preferiti comprati in Italia e stipati in una valigia, oppure con il sapore di una pizza di un locale in centro a Stavanger allo stesso livello delle nostre pizzerie, ma ti senti meno solo e più forte solo quando stringi forti legami con gli italiani lontani dallo Stivale come te e mantieni vive la lingua, le abitudini, i gesti, i sapori e le emozioni che riempiono così tanto la nostra quotidianità: e qui di forza ne ho avvertita molta, come in una grande famiglia.

La mia presentazione va spedita, attraverso la storia di Anagni e il ricco patrimonio del Museo della Cattedrale con la sua Cripta dedicata a san Magno e decorata da circa 540 mq di affreschi duecenteschi. Le domande alla fine della mia presentazione sono tante: uno dei soci della Dante è di Trani, la città d’origine del santo patrono di Anagni, e scopre quindi un legame fortissimo tra la sua città e il basso Lazio, dove san Magno è molto venerato; la Creazione scientifica sorprende inevitabilmente tutti, con il suo racconto schematico delle teorie platoniche, dell’equilibrio tra il cosmo e il microcosmo; la decorazione del pavimento cosmatesco e delle opere di scultura dei Vassalletto nel presbiterio.

Il giorno dopo la conferenza c’è un sole caldissimo che permette di fare una lunga passeggiata con Tone fino al Konserthus , un edificio modernissimo dove si tengono numerosi concerti ed eventi musicali; lì vicino si sviluppa la Gamle Stavanger (Vecchia Stavanger), il quartiere storico dove bellissime case in legno bianco si affacciano su stradine in selciato, alternate a piccoli capolavori di giardinaggio. C’è giusto il tempo di un’ultima visita al lago e al duomo e il mio tempo in Norvegia è terminato.

Porterò con me splendidi ricordi dei posti visitati ma soprattutto delle stupende persone che ho conosciuto. Tutti si sono prodigati per me e mi hanno fatto mille complimenti per il bellissimo patrimonio che la Cattedrale di Anagni conserva. Da ogni comitato ho ricevuto un regalo: un libro fotografico su Bergen, un libro di detti vichinghi, un libro sulla Resistenza italiana e norvegese, un libro sul parco di Vigeland a Oslo, un bicchiere tipico per bere l’acquavite, un cd dei brani più belli di Grieg e il coltello per affettare il brunost, un formaggio di capra tipico della Norvegia (davvero buonissimo) …che ovviamente ho comprato in un negozietto di prodotti tipici, ma solo per poter usare il coltello qui in Italia ovviamente!

Davide Angelucci

LE TAPPE DEL VIAGGIO

  1. OSLO, 2 settembre 2019
  2. TRONDHEIM, 3 settembre 2019
  3. BERGEN, 4 settembre 2019
  4. KRISTIANSAND, 5 settembre 2019
  5. HALDEN, 6 settembre 2019
  6. STAVANGER, 9 settembre 2019